«Una scintilla che può diventare un vulcano»: così il Sindaco di Ferno, Mauro Cerutti, ha voluto presentare ieri sera l’iniziativa del Controllo del Vicinato sul nostro territorio. «Abbiamo cominciato a pensarci e a discuterne un paio d’anni fa, finalmente ora è arrivato il momento di partire». A testimoniare il grande interesse sul tema, il numeroso pubblico accorso: le sedie della Sala Consiliare di Via Roma erano tutte occupate, qualche persona ha assistito alla serata in piedi. In prima fila, l’importante presenza del Comandante della Stazione dei Carabinieri di Lonate Pozzolo, Maresciallo Giovanni Squillace.

A rappresentare l’Associazione Controllo del Vicinato, il presidente e vice presidente della sezione dell’Altomilanese: Walter Valsecchi e Marzia Facchinello. L’Associazione, senza fini di lucro e composta interamente da volontari, si presenta forte dei numerosi successi già ottenuti in altri Comuni della zona, fra cui Legnano, Parabiago, Castano Primo, Vanzaghello e Golasecca. Solo nell’Altomilanese più di 6.500 famiglie fanno già parte del progetto. «Non facciamo ronde – avverte Valsecchi – ma solo segnalazioni e informazioni». «Il senso del controllo del vicinato – conferma Facchinello – è ricreare le condizioni del cortile di una volta: ritornare a parlarsi, comunicare». Parlarsi, comunicare, tenere gli occhi aperti, informarsi a vicenda e – soprattutto – segnalare ogni fatto sospetto alle Forze dell’Ordine: «In tutte le realtà territoriali, il progetto del Controllo del Vicinato parte con il benestare dell’Amministrazione Comunale e con il coinvolgimento della Polizia Locale, che assieme a Polizia e Carabinieri è parte integrante dell’attività». La Comandante della Polizia Locale dell’Unione dei Comuni Lombarda di Lonate Pozzolo e Ferno, Cristina Fossati, presente al tavolo dei relatori, ha espresso il più vivo interesse per il Controllo del Vicinato, descritto come strumento per fare rete e coinvolgere il cittadino.

Walter Valsecchi e Marzia Facchinello sono entrati, poi, nel dettaglio, spiegando che nel Comune verranno individuate delle zone e si avrà la figura di referente della zona, che avrà una funzione di raccordo fra i suoi vicini e le Forze dell’Ordine. Ci si avvarrà anche della tecnologia e in particolare di Whatsapp: «Ciascuna zona del Controllo del Vicinato avrà un suo gruppo whatsapp, nel quale ci sarà una circolarità e un’immediatezza nell’informazione di fatti anomali, senza dimenticare che, prima di scrivere nel gruppo whatsapp, bisogna informare le Forze dell’Ordine». Il Vice Sindaco, Filippo Gesualdi, è intervenuto, confermando l’importanza di Whatsapp come strumento operativo e riportando l’uso che ne fa la Squadra di Polizia Giudiziaria di Malpensa nel contrasto a borseggi e furti nei negoziIl Controllo del Vicinato servirà anche a sostenere chi non è abile con i mezzi informatici e le persone più indifese, come ad esempio gli anziani che vivono da soli e che più di altri possono essere vittime di truffe.

«Più gruppi verranno creati e più il progetto funziona», spiega Valsecchi. Le prime adesioni si sono raccolte già ieri sera, altre seguiranno nei prossimi giorni.

«Teniamo le case aperte non ai ladri, ma al cuore», ha esortato il Sindaco a inizio serata. Il Controllo del Vicinato ha proprio questa missione: rinsaldare i legami della comunità, perché un’azione di contrasto alla criminalità si può svolgere non solo con le telecamere (strumento comunque importante), ma anche con la partecipazione attiva dei cittadini. Valsecchi e Facchinello lo hanno ricordato: «Le telecamere più efficaci sono i nostri occhi».