Un’altra iniziativa in occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale intrapresa dal Gruppo Alpini Ferno è stata la mostra di cimeli, illustrazioni e documenti unici a ricordo di quel tragico periodo della nostra storia, che ha organizzato dal 25 marzo al 2 aprile.

Grazie al patrocinio dell’Amministrazione comunale di Ferno che ha messo a disposizione gli spazi espositivi presso il Comune in Via Aldo Moro ed alla disponibilità delle collezioni di Angelo Puricelli, Ruggero Pandolfi, Fabrizio Guenzani e per Ferno, Marco Marini (collezione Militaria), Celestino Cirolini, Ambrogino Farinazzo, Tiziana Zanconato e Ludovico Piantanida, si è potuto realizzare questo importante progetto.

L’evento, fortemente voluto dal Gruppo con il titolo altisonante “Per Non Dimenticare…”, si aggiunge alle attività che incentivano la Cultura del Ricordo per contrastare il tempo che affievolisce le memorie ed annebbia momenti, sentimenti e dolori del tragico epico evento e per onorare il sacrificio dei milioni di caduti.

Il 25 marzo alle 15.30 ha avuto luogo l’inaugurazione della mostra alla presenza delle Autorità, degli Alpini di Ferno schierati con gagliardetto, delle rappresentanze della Sezione Alpini di Varese Vice-Pres. Franco Montalto, del Gruppo Alpini di Lonate Pozzolo e Busto Arsizio, dei rappresentanti di alcune associazioni e gente comune.

La cerimonia di apertura ha avuto inizio con un breve discorso introduttivo del Capogruppo Enzo Ambrosi circa le motivazioni della mostra che è stata sostanzialmente rivolta ai giovani, ai nostri ragazzi con il nobile intento di conservazione del ricordo e rinforzo dei valori di civiltà conquistati a così caro prezzo.

All’ingresso dell’ampio salone adibito a spazio espositivo, piantonato da due figuranti rispettivamente in divisa da Fante e da Bersagliere dell’epoca, è avvenuto il taglio del nastro tricolore, effettuato in contemporanea dall’Assessore alla Cultura Elena Piantanida, il Vice Sindaco Filippo Gesualdi ed il Capogruppo Enzo Ambrosi.

Un gesto rituale che ha consentito l’ingresso ai visitatori per ammirare i tanti cimeli bellici, documenti unici, cartoline, giornali e libri tra il tricolore sabaudo dell’epoca quale simbolo assoluto della libertà per la quale si è combattuto. Una visione d’effetto che ha attirato l’interesse di tutti, soffermati ognuno su un particolare in silenziosa riflessione su immaginari duri momenti di trincea ma anche angoscia per chi partiva all’assalto. D’altro canto, il passaggio da guerra campale a guerra di trincea, ha sviluppato le più ingegnose e disparate tecnologiche dell’epoca il cui impiego ha determinato esiti di devastante efficacia.

Uno spazio di riguardo è anche stato dato al soccorso sul campo, in questo caso rappresentato da un avvenente manichino in divisa di crocerossina munita dei “ferri” per operare ferite e lacerazioni da armi da fuoco e medicinali originali dell’epoca.

Numerose sono state le visite nel corso della settimana da parte delle scolaresche sia delle scuole elementari che medie degli istituti scolastici di Ferno e S.Macario. Il curatore della mostra, Sig. Palmieri Ruggero, si è reso disponibile alla visita guidata per tutta la durata della mostra e a soddisfare le curiosità più disparate nonché fornire le spiegazioni più accurate per ogni specifica richiesta; gli Alpini di Ferno hanno invece provveduto all’efficiente presidio della mostra per garantirne il supporto e la sicurezza durante il periodo di esposizione.

Ancora una grande soddisfazione per il Gruppo Alpini di Ferno che con questo evento è riuscito nel duplice intento di conservazione del ricordo ma soprattutto dell’interessamento del bacino scolastico, dei giovanissimi che, con questa attività interattiva, hanno potuto in parte integrare le carenze del programma ministeriale scolastico sugli accadimenti storici del primo ‘900.

Enzo Ambrosi