Il  1° maggio la Pallacanestro Fernese ha organizzato un pomeriggio di pallacanestro, anzi di Special Basket.

La giornata è iniziata con la partita di basket della categoria Aquilotti bambine/i nati tra il 2005 e il 2007 che ha visto protagonista la squadra di Ferno contro il Basket Nelson di Somma Lombardo. E’ seguita la partita di Special Basket, in cui  le ragazze della Fernese che militano in serie C, in squadra con le bambine del progetto femminile, hanno sfidato la  squadra della Polisportiva Senna. 

In chiusura la partita di Basket maschile di prima divisione con avversaria la Polisportiva Senna.

Tutto il ricavato della manifestazione è stato devoluto alla AISF: ASSOCIAZIONE ITALIANA SINDROME FIBROMIALGICA.

L’evento, che ha visto la partecipazione del vicepresidente della AISF Egidio Riva e della cofondatrice Anna Maria Beretta, ha anticipato la giornata mondiale della fibromialgia prevista il 12 maggio. In questa occasione una rappresentanza  dell’Associazione si recherà a Piazza Montecitorio per sensibilizzare il mondo politico ed in particolare il Ministro della Sanità affinchè riconoscano questa sindrome, di cui soffrono oltre due milioni di italiani, quale malattia cronica ed invalidante, al fine di assicurare ai malati i livelli essenziali di assistenza.

Un grande plauso al Presidente della Pallacanestro Fernese Alessandro Scarcella, che ha colto una preziosa occasione per dimostrare quanto lo sport faccia bene alla salute e non solo alla propria!

Di seguito il comunicato della Polisportiva Senna Dilettantistica -Associazione Amici di Sandro di Senna Comasco (CO), sulla promozione dello Sport Sociale.

Perché promuovere lo “sport sociale”

Lo sport è un fenomeno sociale di un’enorme rilevanza, un grande strumento educativo e di produzione di modelli culturali, un efficacissimo strumento d’inclusione e di coesione sociale e un potentissimo veicolo di comunicazione.

Lo “sport disabili” è straordinario, fuori dal comune, affascinante, la tecnica del gesto atletico viene totalmente sovvertita rispetto alla normalità, l’obiettivo sportivo viene raggiunto mettendo in gioco abilità, forza d’animo e metodologie, fuori dal comune ed eterogenee.

Lo “sport per disabili” è un esempio singolare di pratica sportiva che guarda prima alla persona che al risultato, che insegna la massima correttezza, che promuove l’inclusione, che rifugge da ogni esasperazione e si propone come passione profonda, veicolo di legami e rapporti amicali.

Perché promuovere il basket come “sport sociale”.

Velocità, potenza, precisione, creatività, spettacolo, si può giocare 3 vs 3, 4 vs 4 e 5 vs 5 mischiando adulti e ragazzini, ragazze e ragazzi senza distinzione di sesso e di età perché il basket è uno sport senza confini, l’obiettivo comune del resto è uno solo: infilare la palla nella retina e non importa se si è alle prime armi, se si è disabili o la tecnica non è da campioni, ciò che conta è trascorrere un po’ di tempo in allegria, scoprendo poco alla volta i vantaggi di questo sport, che non sono pochi.

La pallacanestro difatti è una disciplina completa, al punto che è stata definita “atletica giocata”, rafforza la muscolatura, in particolare braccia e gambe, migliora la resistenza e la reattività dell’organismo, sviluppa l’attenzione e la coordinazione, stimola la fantasia nella ricerca di soluzioni che consentano di andare a canestro, superando l’avversario di turno.

Ultimo vantaggio, ma non per questo meno importante, essendo un gioco di squadra facilita la socializzazione.

Sinergie con Enti Promozionali Nazionali

La Polisportivasenna aderisce ai programmi sportivi di Special Olympics Italia per i quali è accreditata a operare è affiliata al Centro sportivo Italiano (CSI) e da ultimo in questi anni ha partecipato con una delle due squadre Special al campionato FIP di 1° divisone ed al campionato UISP, campionati, dove militano squadre di Promozione 1° e 2° divisione della provincia di Como e Varese, squadre composte unicamente da atleti normodotati.

Special Olympics è un programma internazionale di allenamento sportivo e di competizioni atletiche per più di un milione di ragazzi e adulti con ritardo mentale, nel mondo sono 155 i paesi che aderiscono al programma Special Olympics.

La nostra società tramite queste sinergie ha organizzato e organizzerà eventi di alto impatto sociale con l’obiettivo di far vivere momenti di spensieratezza ma anche di agonismo a centinaia di ragazzi “speciali”; sono manifestazioni che celebrano la forza dello spirito e della volontà a dimostrazione che i valori sportivi dell’agonismo, del sacrificio e della lealtà, insieme al desiderio di misurarsi con i propri limiti, possono essere comuni a tutte le persone.

SPORTis: laboratori di sport e d’integrazione sociale

Approfondire la conoscenza delle tematiche relative alla disabilità mentale, favorire l’integrazione delle “diverse abilità”, intese come risorse utili all’intera società, creare spazi educativi di stage e di tirocinio: questi sono gli obiettivi del progetto SPORTis, singolare per la concretezza dei contenuti.

I percorsi didattici sono organizzati per gradi scolastici, sono interdisciplini, trasversali al curriculum di studio e si sviluppano in un contesto culturale armonico, attraverso attività indoor e lezioni teoriche interattive.

L’idea giusta è quella di sollecitare gli alunni a essere promotori del percorso integrativo e  protagonisti di lavori multidisciplinari nell’obiettivo di valorizzare diversità, indurre le regole di fair play, promuovere una pratica sportiva che si prefigge, quale scopo principale, il mantenimento della salute, l’educazione, la ricreazione, il rapporto con l’ambiente, la solidarietà, la socializzazione.

La riflessione sulla pratica sportiva, quindi, non solo fruita da spettatori ma anche partecipata dai diretti interessati, è la strategia scelta per accompagnare i ragazzi nel processo di crescita.

Oltre lo sport

È solo dalla diversità, dal confronto, che può nascere un sogno, un’idea o un progetto e, comunque, sempre una storia, la diversità è un’occasione di vita e dunque di fecondità, non importa di quale diversità si sta parlando, la diversità è una risorsa, un valore e non un ostacolo.